PROGETTO

1. Perché il consorzio?

Dall’esperienza sul campo di molte aziende ascensoriste, e dalla loro diretta osservazione delle pro-blematiche con le quali i fruitori degli impianti elevatori si confrontano quotidianamente, arriva la spinta di evidenziare alla collettività l’importanza dell’ascensore, che è spesso visto come un grande elettrodomestico ma in realtà è un vero e proprio mezzo di trasporto che assicura ogni giorno il mo-vimento di milioni di persone migliorandone la qualità della vita. Ancor più pensando che costitui-sce il cuore pulsante della quasi totalità degli edifici e che, fatta eccezione per alcuni impianti pub-blici o di utilizzo turistico provvisti di addetto in cabina, è uno dei pochi mezzi di trasporto viaggianti totalmente privi di conducente e completamente automatizzati.

L’idea di valorizzare le aziende del settore, portatrici di professionalità ampia e varia, dà vita al “Consorzio per l’Italia”, un’aggregazione che si configura come un nuovo soggetto no-profit avente per scopo quello di garantire l’utente finale e promuovere l’intero settore ormai da troppo tempo la-sciato ai margini, dando ad ogni singola azienda maggiore visibilità ed incisività nel mercato, senza comprometterne le proprie identità e autonomia.

Il Consorzio nasce ispirandosi al concetto che “L’unione fa la forza”: più aziende affiancate con un’unica mission comune acquisiscono una posizione più solida ed autorevole nel mercato.

Se vogliono continuare a partecipare attivamente alle dinamiche economiche, produttori, installatori e manutentori non possono rimanere indifferenti ed inerti. L’impatto innovativo del Consorzio è che mai, in passato, si è tentato di valorizzare adeguatamente il grande numero di contatti di cui il com-parto ascensorista dispone: il bacino complessivo ed enorme di consumatori con cui interagisce con-tinuamente può conferire al Consorzio un notevole potere contrattuale di cui servirsi con banche, associazioni, operatori economici, mercati di distribuzione, ecc…

L’azione del Consorzio non è in contrapposizione con le altre associazioni di settore, né divisiva; uno dei suoi obiettivi futuri sarà proprio quello di coinvolgere tutte le aziende e le associazioni che ope-rano nello stesso comparto indipendentemente dalla loro dimensione. Il consorzio, a differenza del-le associazioni abitualmente più concentrate nel potenziare ogni singola azienda associata, si apre ad inventare rapporti verso nuovi organismi (Università, Istituti formativi, grandi mercati di distribu-zione, centri di ricerca, politica, canali comunicativi), allo scopo di ridare la giusta dignità imprendi-toriale e professionale ai consorziati, costruendo un dialogo diretto con ogni singolo consumatore facilitandone la fidelizzazione.

Il consorzio ha due idee fondanti che ne caratterizzeranno le azioni rappresentando sempre una ga-ranzia per l’utente finale: la prima è che l’ascensore è presidiato continuativamente, giorno e notte, all’interno di un condominio; la seconda è che l’ascensore, in senso lato, effettua un vero e proprio trasporto – di persone e cose – e questo merita una maggiore valorizzazione ove non una vera e propria equiparazione ad aziende del settore dei trasporti.

2. Presenza capillare

Chi cura la manutenzione degli ascensori ed ha contatti giornalieri con l’amministratore dell’edificio, da oggi con un piccolo sforzo può estenderli anche a tutti gli utilizzatori dell’ascensore stesso.

Il consorzio, forte delle aziende che lo compongono, partendo da ogni singolo condominio può di fatto contare su un altissimo numero di potenziali interazioni. Il consorzio è infatti in grado di raggiungere un numero elevatissimo di persone: questo perché un impianto ascensore può coinvol-gere in media anche 10 famiglie, pari a circa 40 persone; e così via 10.000 impianti coinvolgono 400.000 persone, che in termini di potere di comunicazione sono un patrimonio che non può essere trascurato.

Presa coscienza di ciò, risulta evidente quanto il consorzio si possa collocare in posizione privilegiata nei rapporti con altri interlocutori in ambito commerciale, pubblicitario, bancario, governativo, ecc.

3. Le sedi del consorzio

Il consorzio sarà rappresentato nell’intero territorio nazionale grazie a numerosi sedi. L’obiettivo è di avere mediamente 2 sedi per ogni regione.

4. Competenze

Il Consorzio si avvale di professionisti anche esterni che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi: esperti di marketing e comunicazione, avvocati, consulenti del lavoro e della sicurezza, economisti, etc. che lo supportano stabilmente mantenendo elevato ed aggiornato il livello delle in-formazioni condivise.

5. Comitati

Una caratteristica innovativa del consorzio consiste nella fattiva partecipazione dei consorziati se-condo le loro abilità e predisposizioni personali e professionali (dirigenti, tecnici, commerciali, vendi-tori), che apportano testimonianze, proposte, esperienze. E’ auspicabile che alcuni di loro vengano impegnati in prima persona e stabilmente nella gestione giornaliera delle attività del consorzio.
E’ previsto che all’interno del Consorzio, fermo restando il raggiungimento delle finalità che si pre-figge, siano costituiti vari comitati, come qui di seguito indicati:
▪ Comitato di valutazione, con il compito di vagliare le domande di iscrizione al Consorzio;
▪ Comitato scientifico e di istruzione, con il compito di studiare le iniziative da promuovere per la valorizzazione e la crescita del settore;
▪ Comitato territoriale, con il compito di agevolare le attività su base locale;
▪ Comitato pubbliche relazioni, per la promozione del Consorzio e delle sue iniziative;
▪ Comitato Campo, consistente prevalentemente in tecnici che si mantengano sempre aggior-nati sulle problematiche esistenti ed in grado di promuovere scelte aderenti alle necessità e alle strategie.
▪ Comitato commerciale degli ascensoristi.
▪ Comitato Etica, che proponga ed attui delle iniziative volte a instaurare delle procedure di garanzia di professionalità e trasparenza nei rapporti coi clienti e tra le stesse ditte ascenso-riste.
▪ Organo di coordinamento dei comitati.
▪ Altri ed eventuali, secondo opportunità.

6. Opportunità

▪ I consorziati potranno ottenere specifiche agevolazioni finanziarie con gli Istituti di Credito che hanno aderito all’iniziativa e proporre a loro volta soluzioni di finanziamento vantaggiose per i clienti che fossero interessati;
▪ Il Consorzio potrà chiedere una rappresentanza in Confindustria o altre importanti associa-zioni imprenditoriali;
▪ Potrà partecipare attivamente alla stesura delle normative di riferimento nel settore;
▪ Potrà utilizzare canali già esistenti di sponsor per fidelizzare maggiormente i clienti;
▪ Accedere a proposte più vantaggiose in merito al Sisma Bonus, come già fanno le multina-zionali del settore;
▪ Creare un comitato scientifico che attraverso l’accesso a finanziamenti europei potrà svilup-pare soluzioni tecniche ad hoc per il consorzio;
▪ Presentarsi come un’entità di dimensioni ragguardevoli verso fornitori di materiali e servizi, ottenendo condizioni globalmente più favorevoli;
▪ Accedere ad agevolazioni economiche per l’adesione ad associazioni di settore;
▪ Aprire rapporti con enti universitari per usufruire di consulenze tecniche e di progettazione;
▪ Condividere risorse umane e strumentali;
▪ Coinvolgere tutte le funzioni aziendali: dirigenza, tecnici, commerciali, ecc. di ogni singola azienda al fine di fornire informazioni ed esperienza circolari;
▪ Tutti i consorziati potranno usufruire di una piattaforma internet che darà loro maggiore vi-sibilità nell’area geografica di competenza;
▪ Si potranno stabilire linee guida di strategie solidali fra i consociati;
▪ In materia di sicurezza sul lavoro, dovendo rispettare le stesse normative il comparto può fa-re affidamento su un unico studio di consulenza condiviso;
▪ Attraverso rapporto con università, UNI, associazioni, si potrà per redigere un codice etico di comportamento.
▪ Si potrà sviluppare un’attività di marketing condivisa mediante vari canali di comunicazione

7. Requisiti

A chi è rivolto il consorzio:
▪ Aziende di servizi nel settore degli ascensori;
▪ Produttori di componenti per ascensori;
▪ Enti certificatori;
▪ Studi tecnici, ecc.

La richiesta di iscrizione al consorzio è regolamentata e vagliata da un Comitato di valutazione che ha il compito di esaminare le caratteristiche del richiedente in termini di affidabilità, area geografica di appartenenza, stato finanziario e contabile. Il comitato è costituito da 4 persone nominate dal consiglio di amministrazione che possiedano le necessarie competenze.

Il Comitato di valutazione viene nominato in occasione del rinnovo delle cariche del consiglio di amministrazione.

8. Collaborazioni esterne

Un altro elemento importante che sarà portato avanti dal consorzio è l’avvio di collaborazioni con il mondo scolastico e universitario.

Consorzio per l’Italia offre la possibilità ad universitari e/o neolaureati di sperimentare un contatto diretto e qualificante con il mondo del lavoro.
Grazie al supporto dei giovani mediante tirocini e l’alternanza scuola-lavoro saranno avviate e sup-portate alcune attività dello stesso consorzio come:
▪ Marketing;
▪ Analisi di mercato;
▪ Consulenza finanziaria;
▪ Consulenza scientifica.
Il consorzio conta molto sul supporto dei giovani per lo svolgimento delle sue normali attività e questo per i giovani rappresenterà un’opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.

9. Alcuni punti dello statuto

L’azienda consorziata mantiene la propria identità;
▪ I consorziati non sono legati da vincoli contrattuali da applicare nei rapporti con i propri clienti (nessun listino prezzi imposto);
▪ Ciascuno può scegliere i propri fornitori ed acquistare secondo le necessità di ogni singola azienda;
▪ Ogni consorziato mantiene alta considerazione verso gli altri componenti del consorzio, valu-tando con buon senso e serietà eventuali casi di concorrenza che si dovessero verificare.
▪ Ogni componente può indicare l’appartenenza al Consorzio per l’Italia apponendone il logo su tutti i supporti utilizzati per la comunicazione (website, veicoli, carta intestata, email, etc..).
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▪ Tutte le attività di analisi statistica, raccolta dati, ecc. saranno sviluppate su una piattaforma dedicata al consorzio.

10. Le attività sociali del consorzio

Dietro la semplice pressione di un pulsante in cabina si nasconde, in realtà, una macchina comples-sa e perfetta risultante di elettronica, meccanica e design la cui efficienza e sicurezza a tutela degli utenti risultano imprescindibili all’interno di un qualsiasi immobile. Di fatto l’ascensore è presente nella maggior parte degli edifici esistenti in Italia servendo ogni singola unità immobiliare – pubbli-ca, residenziale o professionale – ed apportando un notevole contributo ad ottimizzarne la qualità della vita che vi ruota intorno.

Nel settore degli elevatori sinora, dal punto di vista della formazione e della sicurezza, aldilà dei corsi ed esami di abilitazione dedicati agli aspiranti operatori (con nozioni che nella maggior parte dei casi vengono dimenticate in breve tempo) ed alcuni seminari che le sole aziende multinazionali e qualcuna di caratura medio/alta svolgono periodicamente al proprio interno, non esiste nulla di de-cisamente qualificante. La formazione rimane quindi parziale ed in molti casi limitata ad una parte del personale già operante. Un’azione del Consorzio sarà quella di erogare corsi di approfondimen-to interdisciplinari focalizzati sul mondo degli elevatori, con lezioni effettuate da varie figure (tecni-ci, imprenditori, consulenti, professori, etc…) ognuna con la sua specializzazione, per infondere nelle nuove generazioni la passione e la competenza necessarie ad accostarsi a questo ambito lavorativo sempre in evoluzione, e che offre grandi opportunità a coloro che manifestano concrete attitudini. Questi corsi avranno lo stesso format in qualsiasi città vengano svolti, per fornire una preparazione uniforme e focalizzata al meglio sulle esigenze specifiche e dinamiche del settore.

Avendo la possibilità di arrivare a milioni di persone, l’esistenza di queste “scuole civiche” e l’opportunità di frequentarle potrebbe essere promossa da appositi eventi creati “ad hoc” (mostre, concerti, incontri culturali) per i quali c’è già un’intesa di massima con molti operatori di riferimento. E’ già in embrione la creazione di un “Museo dell’ascensore” con la collaborazione delle varie azien-de consorziate che metteranno a disposizione alcuni dei loro “reperti” storici, da realizzare in spazi provenienti da confische amministrative e nei quali impiegare giovani che desiderino valorizzarsi.

L’impiego di ulteriore forza lavoro in modalità rapida e fiscalmente vantaggiosa per le aziende del Consorzio si realizzerà inoltre grazie ad un’interazione realizzabile con A.N.A.S. , l’ente preposto alla collocazione dei disoccupati beneficiari del “reddito di cittadinanza”.

E’ inoltre prevista un’azione di sensibilizzazione ed aggiornamento ad ampio raggio sulle problema-tiche dei cambiamenti sociali accelerati dalla recente pandemia da Covid-19, in primo luogo sanifi-cazione, sicurezza ed abbattimento delle barriere architettoniche, da effettuare con l’ausilio di diver-
se testate giornalistiche per creare un vero e proprio giornale on-line che permetta l’interazione ra-pida tra i vari consorziati e la connessione con operatori del settore, utenti ed istituzioni.

Un’importante iniziativa di grande utilità del Consorzio in campo socio-sanitario riguarda la conven-zione con un’associazione di donatori di sangue, alla quale potranno conferire tutti i consorziati e loro collaboratori che vorranno contribuire alla causa. Di contro, l’associazione sarà il riferimento per le aziende in merito agli adempimenti sanitari verso i dipendenti, erogando i servizi di analisi periodiche, diagnosi, e prestazioni ordinarie e straordinarie.

11. Ascensori, in Italia 525 milioni di euro l’anno spesi per guasti

L’Italia è il Paese con il parco ascensori più anziano in Europa: circa il 40% degli impianti in funzio-ne ha più di 30 anni e oltre il 60% non è dotato di tecnologie moderne che garantiscano un livello assoluto di sicurezza

In Italia ci sono circa 462mila edifici con ascensore per cui si spendono ogni anno 525 milioni di eu-ro in manutenzione con la Liguria che registra la spesa procapite più alta (15,7 euro/abitante).

Secondo l’analisi di Thyssenkrupp Elevator dopo la Liguria le regioni dove la spesa procapite in ripa-razioni è maggiore sono il Piemonte (11,8 euro/abitante) e il Lazio (10), seguite dalla Puglia (9,7) e dalla Lombardia (9,6). La manutenzione impatta in misura minore in Basilicata (5 euro/abitante), Veneto (5,5), Toscana e Calabria (entrambe 5,7).

La media della spesa procapite italiana si aggira sugli 8,5 euro, una cifra data dal fatto che il parco ascensori italiano è il più vasto, ma anche il più “anziano” in Europa. Circa il 40% degli impianti in funzione ha più di 30 anni e oltre il 60% non è dotato di tecnologie moderne capaci di garantire un livello assoluto di sicurezza agli utenti. Gli impianti installati prima del 1999 non sono dotati delle moderne tecnologie in grado di garantire il livello di sicurezza minimo richiesto dagli standard Eu-ropei (Nuova Direttiva Ascensori 2014/33/UE). Si pensi ad esempio ai sistemi di chiamata d’emergenza, ai sistemi di chiusura delle porta automatiche e al livellamento tra pavimento e cabina.

Liguria, Piemonte e Abruzzo sono le prime tre regioni per presenza di ascensori in Italia. Secondo un’analisi di Thyssenkrupp Elevator Italia, azienda specializzata in ascensori e scale mobili, in Ligu-ria è presente un edificio con ascensore ogni 70 abitanti, in Piemonte uno ogni 106 e in Abruzzo uno ogni 109. La Lombardia è la regione con il maggior numero assoluto di ascensori, sono oltre 80mila gli edifici che ne hanno almeno uno. Thyssenkrupp Elevator Italia rileva che gli ascensori più vecchi si trovano in Puglia, con una media di quasi 19 anni di età. Hanno un’età media elevata anche in Valle d’Aosta (14 anni) e Veneto (13 anni). Le regioni dove Thyssenkrupp Elevator Italia ha registra-to il maggior numero di interventi di manutenzione sono la Puglia con 6 interventi in media per ascensore all’anno, Lazio e Toscana con 4.

12. Statistiche: alcuni numeri sul mondo degli ascensori

▪ In Italia esistono circa 960 mila impianti ascensore;
▪ Questi ascensori compiono quasi 100 milioni di corse al giorno con oltre 10 milioni di utiliz-zatori;
▪ Una persona prende l’ascensore circa 1500 volte l’anno;

▪ Nella provincia di Milano c’è un ascensore ogni 78 abitanti;

▪ A Roma ci sono 100 mila ascensori;

700 mila ascensori sono stati installati prima del 1999, di questi:

  • o almeno il 60% di quelli in servizio è in funzione da più di 20 anni
  • o quasi il 40% da oltre 30 anni
  • o Solo 3 ascensori su 20 hanno un livello di sicurezza adeguato;

▪ In Italia ci sono circa 463.000 edifici con ascensori, per un totale di 11 milioni di ore di fuo-ri servizio; questo significa che nel nostro Paese un ascensore è guasto in media 4 giorni e mezzo all’anno.

▪ L’indagine svolta dalla compagnia assicurativa C.A. Brokers per il periodo 2010-2015 sul 13% degli impianti, quindi 130.000, ci sono stati 335 incidenti, quindi sul 100% ipotizziamo 2600 infortuni;

13. Alcuni protagonisti di Consorzio per l’Italia

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